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Cinque racconti in italiano di autrici migranti. Il viaggio come metafora di un brusco cambiamento, con la perdita degli affetti più cari, ma anche di un possibile percorso di rinascita e speranza per nuova vita. Il libro nasce dalla convinzione che la cultura crei integrazione, l'arma più efficace per sconfiggere il radicalismo e il terrorismo: chi ama la lingua, la storia e la letteratura di un paese ama anche i suoi abitanti. I racconti di Ubah Cristina Ali Farah, Rosana Crispim da Costa, Leyla Khalil, Elvira Muj?i? e Anilda Ibrahimi sono preceduti dalla poesia "Gli emigranti" (1882) di Edmondo De Amicis e sono seguiti da un racconto di Simona Vinci che narra il viaggio "al contrario" verso Leros, l'isola dei profughi in attesa di un futuro. Chiude il volume, arricchito da fotografie concesse da Croce Rossa Internazionale e Oxfam Italia, un saggio di Laura Zanfrini, docente di sociologia delle migrazioni all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che inquadra il tema nel contesto socio-economico dell'UE.